Mostra fotografica Giuseppe Palmas professione fotoreporter

Sezione Cinema       Cinema Section

Maggiorate all'ombra della Hollywood sul Tevere
di Antonio Maraldi (Centro Cinema San Biagio Cesena)

Molta parte dell'archivio fotografico di Giuseppe Palmas è occupato da personaggi del mondo cinematografico. E per un fotografo che lavorava sull'attualità non poteva essere Antonella Lualdialtrimenti. Per tutto il decennio degli anni '50, d'altronde, è il cinema lo spettacolo popolare per eccellenza, quello che crea i divi più amati, i nomi più seguiti e chiacchierati. Già dal 1951, Palmas blocca col la sua Rolleiflex personaggi e set (come la giovane Antonella Lualdi durante la lavorazione de I due sergenti di Carlo Alberto Chiesa), ma si tratta di un approccio saltuario dovuto soprattutto al luogo di lavoro. Non sono molti i film girati a Milano e nei dintorni. La città del cinema è Roma e non è un caso che Palmas decida di trasferirsi nella capitale agli inizi del 1953. Un anno importante per il cinema italiano, in cui si chiude in maniera irreversibile la vitale stagione del neorealismo (non mancherà negli anni successivi qualche opera di impronta neorealista ma si tratterà di casi episodici) per lasciar spazio alla produzione preponderante di commedie e melodrammi (quest'ultimi già alle vette del box-office nostrano grazie alla trilogia materazziana Catene, Tormento e I figli di nessuno).

La commedia viene ad affiancare il film comico mattatoriale (si pensi a TotòTotò e Maurizio Costanzo, fotografato da Palmas in diverse occasioni, compresa quella a casa dell'attore napoletano assieme a un giovane Maurizio Costanzo) e ottiene proprio nel 1953 la definitiva consacrazione popolare con Pane, amore e fantasia di Comencini, film di cui Palmas cattura i primi ciak, con tipico fiuto da fotoreporter. Protagonista di quella pellicola è la "bersagliera" Gina Lollobrigida che già l'anno prima, nell'episodio Il processo di Frine di Altri tempi, diretto da Blasetti, s'era vista addossare l'appellativo di "maggiorata fisica". E quella delle "maggiorate" è una delle componenti che caratterizzano, anche dal punto di vista del costume, il nostro cinema degli anni '50. Attrici cui non è richiesto un particolare talento recitativo quanto una fisicità evidente e prosperosa. Un divismo casereccio fatto anche di "povere ma belle" che spesso gioca sul contrasto tra la morigeratezza delle vicende cinematografiche e l'alone mitico che avvolge le esistenze di amori più o meno clamorosi e comportamenti sovente al limite Anna Magnanidello scandalo. Il firmamento delle star si amplia. Non tutte sono di prima grandezza e la loro stagione ha una breve durata. Quasi tutte sono immortalate dal flash di Palmas sia in momenti privati (l'elenco è piuttosto lungo e va dalla Loren alla Ralli, comprendendo anche la Pampanini, la Milo, la Sanson, la Schiaffino, la Allasio e la Masina) che in occasioni pubbliche come le serate di consegna dei "Nastri d'argento" (la Lollobrigida e la Magnani) o il Gran galà del cinema (Eleonora Rossi Drago) o il Festival del Cinema di Venezia (Miriam Bru).

Rossana PodestàSe il lavoro sul set resta per Palmas occasionale e legato strettamente alla ritrattistica degli attori e delle attrici protagonisti - non mancano comunque reportage dai luoghi di lavorazione, ad esempio, di Elena di Troia con la giovane Rossana Podestà immortalata sullo sfondo del cavallo di legno fatto costruire da Ulisse o di Accadde al commissariato con il duo Lucia Bosè e Walter Chiari - ampia parte della sua attivita di fotografo è occupata dalla realizzazione di servizi per starlet e aspiranti attrici. La necessità di presentarsi con le "fotografie", quale credenziale per aspirare a ruoli secondari o semplicemente a qualche comparsata, spinse molte ragazze a servirsi della macchina fotografica di Palmas. I nomi sono tanti, da Nadia Bianchi a Edda Lancetti, da Marcella Mariani a Wilma Viani, solo per ricordarne qualcuno. E solo i loro volti e i loro corpi meriterebbero una mostra a parte. Alcune di esse sono approdate, come personaggi di secondo piano, in cast non sempre importanti, altre non hanno mai conquistato nèi titoli di testa nè quelli di coda.

Audrey HepburnUn altro ampio capitolo coperto dagli scatti di Palmas è quello della cosiddetta Hollywood sul Tevere. A partire dai primi anni cinquanta le maggiori case di produzione americane scoprirono che era conveniente servirsi degli stabilimenti di Cinecittà e delle maestranze italiane. Se si escludono i precedenti de Il principe delle volpi (1948) di Henry King con Tyron Power e Quo vadis (1950) di Mervyn LeRoy, il vero e proprio film manifesto di quella stagione di divi e divine d'Oltreoceano può essere considerato Vacanze romane (1952) di William Wyler, con la principessa in incognito Audrey Hepburn e il giornalista innamorato Gregory Peck. Due anni dopo arrivano a Roma la bellissima Humphrey Bogart & Lauren Bacall Ava Gardner e il duro Humphrey Bogart per girare La contessa scalza: entrambi finiscono varie volte centrati dall'obiettivo di Palmas. Obiettivo che cattura anche altre star, stanziali o di passaggio, come William Holden, Gloria Swanson, Ingrid Bergman (ormai signora Rossellini), Audrey Hepburn (tornata per Guerra e pace), Anthony Quinn e Laurence Olivier. Di quel clima e di quella stagione spensierata Palmas è testimone attento, come dimostra, tra le altre, la foto di Ava Gardner attorniata da giornalista e fotografi in atteggiamento adorante.

Claudia CardinaleSul finire del decennio altre inquietudini e altri personaggi si affacciano sulla scena cinematografica. Il cinema d'autore, con in testa Fellini (altro soggetto caro a Palmas) acquista in importanza e considerazione, e la commedia diventa più cattiva e graffiante nel contesto del boom economico. Giuseppe Palmas, prima di far ritorno nella natia Cesena, fa tempo a consegnarci i ritratti delle giovanissime Brigitte Bardot, Claudia Cardinale e Catherine Spaak, attrici capaci di far perdere la testa a maturi borghesi (e non solo a loro) e destinate a segnare, con la loro presenza, diversi e significativi film degli anni successivi.

Antonio Maraldi

Buxom Babes in the Shadow of Hollywood on the Tiber
by Antonio Maraldi (San Biagio Cinema Center, Cesena)

Much of Giuseppe Palmas' photographic archive is occupied by personalities from the world of film. And for a photographer who worked for the tabloids, it could not be otherwise. Throughout the decade of the 1950s, on the other hand, the cinema is by far the most popular form of entertainment, the one which creates the most idolized diva's, the names most closely followed and talked about. As early as 1951 Palmas' Rolleiflex captures such personalities and scenes such as the young Antonella Lualdi during the shooting of I due sergenti by Carlo Alberto Chiesa. At this point, however, his approach is random and casual, picturing mainly the filming site in Milan. Unfortunately there were very few films shot in and around Milan. Rome is the city of cinema and it is not by chance that Palmas decides to move to the capitol in early 1953. It is an important year for Italian cinema, in which the era of Neo-realism comes to an irreversible end (a few Neo-realistic films follow in successive years, but these are mostly episodic) leaving room mainly for the production of comedies and melodrama's (the latter which was already experiencing a box office boom thanks to the trilogy Catene, Tormento, and I figli di nessuno).

Gina LollobrigidaNext came the comedy, which began to gain in popularity over comic films starring a single actor (for example Totò, photographed by Palmas on many occasions including the shot of the Neapolitan actor at his home with young Maurizio Costanzo). In 1953 the comedy achieves its definitive popular consecration with Pane, amore e fantasia by Comencini, a film in which Palmas captures the first call for "Action!" with the typical nose of a photo journalist. The star of the film is the "bersagliera" Gina Lollobrigida, who in the series Il proceMarisa Allasiosso di Frine from Altri tempi directed by Blasetti, had already been called a bombshell ("maggiorata fisica"). And the bombshell is one of the elements which begin to characterize Italian cinema of the 1950s. It was more important for actresses to have a voluptuous physique than acting talent. This home made star cult also consisted of the "poor but beautiful" type which played on the contrast between sober plots and the mythic halo surrounding rather clamorous love affairs and behaviour which was often Sophia Lorenon the edge of being scandalous. The array of stars grows. Not all of them are really great and their popularity is brief. Nearly all of them have been captured by Palmas' flash, both in private settings (the list is rather long and goes from Loren to Ralli, including Pampanini, Milo, Sanson, Schiaffino, Allasio and Masina) as well as public occasions such as the "Nastri d'Argento " awards (Lollobrigida and Magnani) or the "Gran galà del cinema" (Eleonora Rossi Drago) or the Venice Film Festival (Miriam Bru).

Although Palmas' only works occasionally on the set and portrays strictly leading actors and actresses - there are a few reportages from sets, such as Lucia Bosè & Walter ChiariElena di Troia with the young Rossana Podestà pictured with Ulysses' wooden horse in the background, or Accadde al commissariato with Lucia Bosé and Walter Chiari - he took many portraits of starlets and aspiring actresses. Many girls aspiring to secondary roles were compelled to ask for Palmas' services for their portfolios. The names are many, from Nadia Bianchi to Edda Lancetti, from Marcella Marian to Wilma Viani, to name only a few. Some of them actually launched careers in secondary roles, while others never appeared in the titles nor the credits.

William Holden & Gina LollobrigidaAnother significant chapter covered by Palmas' camera is "Hollywood on the Tiber". Starting in the early 50's most American producers discovered the advantages of using the Cinecittł studios as well as the Italian workforce. While two American films, Il principe delle volpe (1948) by Henry King with Tyron Power and Quo vadis (1950) by Mervyn LeRoy, had already been produced in Italy, the real hallmark of that era of American films produced in Italy is Vacanze romane (1952) by William Wyler, with the princess incognito Audrey Hepburn and the smitten journalist Gregory Peck. TAva Gardnerwo years later the beautiful Ava Gardner and tough guy Humphrey Bogart arrived in Rome to film La contessa scalza: both came in front of Palmas' lens at various times. Other stars photographed by Palmas included William Holden, Gloria Swanson, Ingrid Bergman (soon-to-be Mrs. Rossellini), Audrey Hepburn (back in Italy for the filming of "War and Peace"), Anthony Quinn and Laurence Olivier. Palmas was an attentive witness to that carefree era, as shown among others by the photo of Ava Gardner surrounded by journalists and photographers in a state of total adoration.

Brigitte BardotBy the end of the decade a different genre and new personalities had appeared on the scene. The era of auteur cinema led by Fellini (another favorite subject of Palmas) gained in importance, while comedy, in the context of the economic boom, became rougher and meaner. Giuseppe Palmas, before returning to his native Cesena, had the chance to portray the very young Brigitte Bardot, Claudia Cardinale and Catherine Spaak. These actresses were capable of driving mature middle-class men crazy and were destined to mark diverse and significant films of the coming years.

Antonio Maraldi

home - istruzioni - biografia - caratteristiche archivio - curriculum - rassegna stampa - scoop
soggetti fotografati - ricerca - mostre on line - prezzi - acquisti - collaborazioni - link - contatti

home - help - biography - archive features - curriculum - press review - great scoops
photographed subjects
- search - on line exhibitions - prices - shopping - partnerships - links - contact us

© Archivio Fotografico Giuseppe Palmas - Tutti i diritti riservati
© Giuseppe Palmas Photographic Archive - All rights reserved