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Giuseppe
Palmas fu l'unico a fotografarto nell'intimità della propria casa CESENA - Il suo nome era già piuttosto conosciuto negli anni Cinquanta nei saloni della bella vita romana. Tutti lo conoscevano, le attrici più belle dell'epoca, i cantanti più celebri, persino il grande Antonio De Curtis, in arte Totò. Lui era Giuseppe Palmas, fotoreporter cesenate, che nel corso della sua carriera è riuscito ad immortalare le più grandi celebrità italiane, in pose mai viste. La particolarità che lo rendeva unico era un modo di fare amichevole, una gradevole sfrontatezza, un coraggio umano che ha spiùto diverse stelle delto spettacoto a nominarlo "fotografo personale". Buona parte dei suoi scatti più celebri sono visibili oggi sul sito curato dal figlio Roberto (www.fotopalmas.com). Lo stesso indirizzo che ha richiamato l'attenzione di Liliana e Diana De Curtis, figlia e nipote di Totò. La famiglia del grande attore ha confermato: solo Giuseppe Palmas è riuscito a ritrarre il grande comico in pantofole e vestaglia nelle sue mura di casa. Ma nell'immenso archivio delle fotografie di Palmas si ritrovano immagini anche di Claudio Villa, di Sofia loren in desabilee nel suo bagno di casa, di momenti di relax dell'amico Walter Chiari o di Fred Buscaglione. Un vero e proprio patrimonio che ha spiùto la famiglia di Totò a contattare Roberto, oltre che erede anche amministratore dell'immenso archivio del padre. "Ci hanno chiesto di poter acquistare le immagini, quegli scatti intimi e unici, al fine di poterli utilizzare per il documentario da loro prodotto 'Lei non sa chi e Totò, in onda in questi giorni sul canale di Sky Cinema Classic. Mi sono offerto di donargliele". Così le fotografie di Palmas saranno inserite in un filmato che racconterà realtà inedite su Totò, insieme alla programmazione ripetuta di dieci tra i suoi film più famosi. Un omaggio ad un attore del passato, realizzato da un canale del futuro, attraverso un progetto che mira a valorizzare l'immagine umana oltre che artistica del personaggio. Liliana e Diana hanno definito le foto di Totò scattate da Palmas come "le più belle che abbiamo visto, diverse dalle solite che si vedono, proprio perche naturali e molto intime". Nel servizio fotografico, effeltuato nella prima casa romana del grande comico, compaiono anche la stessa Liliana e un giovanissimo Maurizio Costanzo. "Tra le foto che mio padre ha scattato c'e di tutto, momenti insoliti di celebrità conosciute solo sotto certi aspetti". Una velleità inedita, quella di Palmas, il saper cogliere l'animo dei divi. Una capacità che gli è valsa anche un riconoscimento da esperti del settore d'oltreoceano. Ma anche in Italia non sono mancati i riconoscimenti. Nel 2001 la citta di Ravenna ha dedicato al fotografo romagnolo la mostra "Fotografi si nasce e... Giuseppe Palmas modestamente lo nacque", nella quale erano presenti ovviamente anche foto di Totò. Ma il filo che collega il "Principe della risata" a Palmas non sembra volersi concludere. Roberto ha appena ottenuto da Liliana la promessa di un'intervista da inserire nell'opera monografica dedicata all'attività fotografica del padre. Il libro, curato dal tedesco Boller, conterrà circa 500 fotografie e diverse testimonianze dei protagonisti della Dolce Vita. Un uomo originale, ma non eccentrico, Giuseppe Palmas. Un "paparazzo" rispettoso, che con la sua accattivante simpatia entrava nei retroscena più nascosti della patinata realtà romana dei tempi. Un personaggio che anche il Comune di Cesena, sua città d'origine, intende ricordare dedicandogli un giardino. Lorenza Sebastiani |
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