Dal "Resto del Carlino" - 17/09/05 pag XII

Palmas, una gloria di Cesena
Il Sindaco Conti tratteggia la figura
del grande fotoreporter cesenate che immortalò la "Dolce Vita"

Sfogliando una rivista mi è capitato di vedere l’annuncio di una mostra promossa da una famosa azienda di abbigliamento durante la prossima settimana della moda di Milano. Si diceva che saranno esposte le fotografie di Giuseppe Palmas. Ma è lo stesso fotografo che tanti anni fa aveva lo studio in corso Cavour?

Si tratta proprio di lui. E questa non è la prima mostra di prestigio che gli viene dedicata. Proprio in questi giorni alcune sue immagini sono esposte a Caracas nell’ambito di una iniziativa dedicata alla moda degli anni Cinquanta, mentre nel 2004 io stesso chiesi ai figli di Palmas di replicare al Centro Cinema San Biagio un’esposizione intitolata “Dolce Vita & Neorealismo” che era già stata allestita a New York.

Non deve stupire quest’attenzione per l’opera Giuseppe Palmas, perché stiamo parlando di uno dei grandi fotoreporter italiani del dopoguerra. Nato a Cesena nel 1918, nel 1946 si trasferì a Milano, dove intraprese la carriera giornalistica nella redazione del Corriere Lombardo. Nel 1950 documentò come inviato speciale l’alluvione del Polesine, e questo segnò una svolta nella sua vita: abbandonò la scrittura per dedicardi alla fotografia e diede vita a un’agenzia di fotogiornalismo, trasferendosi di lì a poco nella Roma della “dolce vita”, dove lavorò per tutti gli anni Cinquanta e Sessanta, prima di far ritorno a Cesena.

Gli scatti di Palmas offrono un affascinante ritratto di quel periodo, popolato di divi americani, maggiorate, cantanti famosi, ma anche di uomini e donne comuni, appena usciti dalla guerra e impegnati nella ricostruzione del Paese. Il suo ricchissimo archivio rappresenta una documentazione preziosa di quel mondo ormai scomparso, e mi piace sottolineare che una parte di esso è stato donato alla Biblioteca Malatestiana, dando luogo alla creazione del Fondo Palmas.

Giordano Conti, Sindaco di Cesena